Historical records matching Annita Itália Garibaldi
Immediate Family
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About Annita Itália Garibaldi
Annita Italia Garibaldi, terza dei figli di Ricciotti e Costanza, è nata a Brighton, in Australia, il 20 luglio 1878. La sua nascita è iscritta su un documento riassuntivo stabilito in Australia, è trascritta a Roma solo nel 1912, quando chiede di entrare tra le fila della Croce Rossa. Nel 1880, la bimba torna in Italia con i genitori, la sorella maggiore Constance Rosa e con il fratellino Giuseppe (Peppino). La sua infanzia e l'adolescenza si svolgono a Roma. Segue attentamente le vicende della vita del padre al quale funge prestissimo da segretaria. Lei e la sorella Rosa vivono a Riofreddo gli anni difficili dell'esilio della famiglia lontano da Roma, dovuto alla bancarotta del padre. Partecipano pero' anche alla nascita di una piccola ma rigogliosa tenuta ricca d'alberi da frutta e animali da cortile, sede delle riunioni di famiglia e di un'infanzia che ricordano felice. Il primo impegno come infermiere dell'ambulanza militare d'Italia è nella guerra greco-turca del 1912. Nella prima guerra mondiale, è infermiera della Croce Rossa sul Carso, poi rinnova l'impegno sul fronte apertosi in Francia dopo la fine della guerra italiana. Soggiorna presso il fratello Sante che intraprende un'attività lavorativa a Parigi, mentre svolge impegni negli Uffici Stampa per la delegazione italiana alla Conferenza della Pace di Parigi. Si è diplomata come interprete. d'inglese, mentre svolgeva compiti d'insegnamento della lingua presso la Scuola Metodista di Roma, prima della guerra. Segue la firma dei trattati di pace a Versailles. Nel 1922 è a Washington per la Conferenza per la limitazione degli armamenti poi alla conferenza dell'Aia ed alla Conferenza di Genova. Il corso della vita politica italiana la trova dissenziente : con grande coerenza rinuncia ad appartenere alla Stampa Italiana ed alla Croce Rossa per non sottostare alle leggi fasciste, in polemica anche con il padre Ricciotti che confida in una svolta liberale del Regime. Alla morte di Ricciotti, nel 1924, decide di viaggiare, quale conferenziera, anche per allontanarsi da Riofreddo dove il fratello Ezio è podestà, e s'impegna nel tentativo di organizzare l'emigrazione italiana negli Stati Uniti ed in Canada. Potrebbe riuscire se il Governo non organizzasse contro di lei una campagna di delazioni e di sospetti. Torna in Italia anche per assistere alla traslazione delle salme del padre e dei fratelli Bruno e Costante al Verano, e riparte nel 1929. Nel suo nuovo giro di conferenze svolge una forte campagna contro Mussolini, che le valgono di essere costantemente spiata dal Regime. Pubblica in portoghese e spagnolo un libretto "Garibaldi in America" premessa di un sostanzioso volume la cui documentazione scompare pero' durante il viaggio di ritorno, nella tappa prolungata che le è imposta a Barcellona. Il suo ritorno, infatti, é ostacolato per non permetterle di manifestare la sua opposizione al trasferimento da Nizza a Roma delle ceneri d'Anita, sua nonna, nel 1932, operazione che conduce autonomamente il fratello Ezio. La sua protesta è soffocata e da allora deve accontentarsi della attività nella comunità riofreddana, dedicandosi con al madre e le sorelle all'Ambulatorio riofreddano, oltre che a quello di La Maddalena, alla vita sociale della cittadina (vi introduce il cinema) e alle cure della proprietà di cui segue soprattutto l'aspetto amministrativo. Pubblica i suoi ricordi della prima guerra mondiale. Ostile all'alleanza tra l'Italia e la Germania, intensifica dalla fine degli anni '30 la corrispondenza con il fratello Sante, esule in Francia, e si mette in contatto con gli ambienti repubblicani italiani che fanno capo ad Aldo Spallici. Lei e la sorella Rosa si dedicano sempre di più alle cure alla madre ed alla casa di Riofreddo, che rappresenta anche una risorsa per le tre Signore che vivono della pensione concessa ai discendenti di Garibaldi. I fratelli si riuniscono nel 1940 attorno alla madre, la cui salute è sul declino, per impegnarsi, come lei desidera, a lasciare la proprietà di Riofreddo ed i cimeli in custodia alle due sorelle vita naturale durante. Ma alla morte di Costanza, il 9 novembre 1941, inizia una dura lotta d'Ezio contro di loro per la divisione della proprietà, che ottiene. Alle sorelle è mancato l'appoggio di Sante, deceduto nel 1946 in seguito alla deportazione nei campi di concentramento nazisti, mentre i fratelli Peppino e Ricciotti consumano gli ultimi anni nell'oblio. Tuttavia, il ruolo delle due sorelle durante la guerra, a protezione dei profughi, anche ebrei, e a favore dell'avanzata degli alleati vale a loro il rinnovo della pensione già dai primi governi del dopoguerra. Gli ultimi anni sono malinconici. Italia deve rinunciare alla gestione dell'Ospedale di Riofreddo nel 1959 e muore in solitudine nel 1962, dopo Rosa, avendo lasciato i loro beni all 'Associazione Veterani e Reduci Garibaldini guidata dal Senatore Spallici. La rinascita della casa, o Castello, di Riofreddo, si vuole anche omaggio della città e della famiglia di Sante, presente tra le vecchie mura, ad Italia ed alla sorella Rosa : due vite che sono esempio di dedizione al dovere verso la tradizione garibaldina, in una versione femminile di grande coerenza.
Fonte: (http://www.ereditadigaribaldi.net/search_scpt.php)
Annita Italia Garibaldi, third of the daughters of Ricciotti and Costanza, was born in Brighton, Australia, on 20 July 1878.
Her birth is registered on a summary document established in Australia, and is transcribed in Rome only in 1912, when she asks to enter among the ranks of the Red Cross. In 1880, the child returned to Italy with her parents, her elder sister Constance Rosa and her little brother Giuseppe (Peppino). Her childhood and adolescence take place in Rome. Carefully follows the events of the life of the father to whom he acts as a very secretary.
She and her sister Rosa live in Riofreddo the difficult years of family exile far from Rome, due to the father's bankruptcy. They also participate in the birth of a small but thriving estate full of fruit trees and farmyard animals, home to family reunions and a childhood that they remember happy. The first engagement as a nurse in the Italian military ambulance was in the Greek-Turkish war of 1912. In the First World War, she was a Red Cross in the Carso nurse, then she renewed her commitment to the front that opened in France after the end of the Italian war. . She stays with her brother Sante, who undertakes work in Paris, while she works in the Press Offices for the Italian delegation at the Paris Peace Conference.
She graduated as an interpreter. of English, while performing language teaching duties at the Methodist School of Rome, before the war. The signature of the peace treaties in Versailles follows. In 1922 she was in Washington for the Arms Limitation Conference, then at the Hague Conference and the Genoa Conference. The course of Italian political life finds it dissenting: with great consistency it renounces to belong to the Italian Press and the Red Cross not to submit to the fascist laws, in controversy even with the father Ricciotti who trusts in a liberal turn of the Regime. On the death of Ricciotti, in 1924, she decided to travel as a lecturer, also to get away from Riofreddo where her brother Ezio is a podestà, and she committed herself to trying to organize Italian emigration to the United States and Canada.
It could succeed if the Government did not organize a campaign of delays and suspicions against her. She returned to Italy to witness the transfer of the bodies of her father and brothers Bruno and Costante to Verano, and set off again in 1929. In her new round of conferences she held a strong campaign against Mussolini, who are worthy of being constantly spied on by the regime. She publishes in Portuguese and Spanish a book "Garibaldi in America" premise of a substantial volume whose documentation disappears, however, during the return trip, in the prolonged stage that is imposed in Barcelona. Her return, in fact, is hindered in order not to allow her to express her opposition to the transfer from Nice to Rome of the ashes of Anita, her grandmother, in 1932, an operation that autonomously leads her brother Ezio.
Her protest is stifled and since then has to be content with the activity in the re-cooling community, devoting herself with her mother and sisters to the ambulatory re-cooling, as well as that of La Maddalena, the social life of the town (introduces the cinema) and care of the property which mainly follows the administrative aspect. She publishes her memories of the First World War. Hostile to the alliance between Italy and Germany, intensified from the late '30s the correspondence with her brother Sante, exile in France, and gets in touch with the Italian republican circles that belong to Aldo Spallici.
She and her sister Rosa are increasingly dedicated to the care of their mother and the house of Riofreddo, which is also a resource for the three ladies who live on the pension granted to the descendants of Garibaldi. The brothers gathered in 1940 around the mother, whose health is on the decline, to commit, as she wishes, to leave the property of Riofreddo and the memorabilia in custody to the two sisters for their natural life. But on the death of Constance, on November 9, 1941, a harsh struggle with Ezio begins against them for the division of property, which he obtains.
The sisters missed the support of Sante, who died in 1946 following deportation to the Nazi concentration camps, while the Peppino and Ricciotti brothers spent the last years in oblivion. However, the role of the two sisters during the war, to protect the refugees, even Jews, and in favor of the advance of the allies is worth to them the renewal of the pension already from the first post-war governments. The last few years are melancholy. Italy must renounce the management of the Riofreddo Hospital in 1959 and died in solitude in 1962, after Rosa, having left their assets to the Veterans and Reduci Garibaldini Association led by Senator Spallici. The rebirth of the house, or Castello, of Riofreddo, also wants homage of the city and the family of Sante, present among the old walls, to Italy and to the sister Rosa: two lives that are examples of dedication to the duty towards the Garibaldian tradition, in a feminine version of great consistency.
Annita Itália Garibaldi's Timeline
1878 |
July 20, 1878
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Brighton, Australia
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1962 |
March 7, 1962
Age 83
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Rome, Rome, Lazio, Italy
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